La tradizione popolare vuole che il Cristo sia stato commissionato dagli abitanti di Burgio, ma durante il trasporto i portatori si fermarono per riposare nell’antico Casale di Siculiana. Durante la loro sosta capitò nei pressi un cieco; questo si sedette sulla cassa che conteneva il simulacro e quando sopraggiunsero i portatori lo intimarono di alzarsi. Egli, alzandosi di scatto per fuggire, si rese conto della guarigione miracolosa. Il fatto fece accorrere numerose persone, che improvvisarono una processione e portarono la statua nella chiesetta del castello. Da qui ne nacque la disputa con i Burgitani, i quali rivendicarono il crocifisso. Si arrivò ad un patto: se il crocifisso conteso trainato da buoi avesse oltrepassato il torrente Catania sarebbe stato ceduto ai Burgitani, viceversa sarebbe rimasto ai Siculianesi. La disputa fu vinta dai Siculianesi, i quali riportarono il crocifisso nella cappella del castello.
Siculiana celebra ogni anno l'antichissimo culto del SS Crocifisso, miracolosa statua nera raffigurante il Cristo spirato in croce. La festa ancora oggi ruota attorno ad una leggenda tramndata oralmente nel corso dei secoli.
La tradizione popolare vuole che il Cristo sia stato commissionato dagli abitanti di Burgio, ma durante il trasporto i portatori si fermarono per riposare nell’antico Casale di Siculiana. Durante la loro sosta capitò nei pressi un cieco; questo si sedette sulla cassa che conteneva il simulacro e quando sopraggiunsero i portatori lo intimarono di alzarsi. Egli, alzandosi di scatto per fuggire, si rese conto della guarigione miracolosa. Il fatto fece accorrere numerose persone, che improvvisarono una processione e portarono la statua nella chiesetta del castello. Da qui ne nacque la disputa con i Burgitani, i quali rivendicarono il crocifisso. Si arrivò ad un patto: se il crocifisso conteso trainato da buoi avesse oltrepassato il torrente Catania sarebbe stato ceduto ai Burgitani, viceversa sarebbe rimasto ai Siculianesi. La disputa fu vinta dai Siculianesi, i quali riportarono il crocifisso nella cappella del castello.
La tradizione popolare vuole che il Cristo sia stato commissionato dagli abitanti di Burgio, ma durante il trasporto i portatori si fermarono per riposare nell’antico Casale di Siculiana. Durante la loro sosta capitò nei pressi un cieco; questo si sedette sulla cassa che conteneva il simulacro e quando sopraggiunsero i portatori lo intimarono di alzarsi. Egli, alzandosi di scatto per fuggire, si rese conto della guarigione miracolosa. Il fatto fece accorrere numerose persone, che improvvisarono una processione e portarono la statua nella chiesetta del castello. Da qui ne nacque la disputa con i Burgitani, i quali rivendicarono il crocifisso. Si arrivò ad un patto: se il crocifisso conteso trainato da buoi avesse oltrepassato il torrente Catania sarebbe stato ceduto ai Burgitani, viceversa sarebbe rimasto ai Siculianesi. La disputa fu vinta dai Siculianesi, i quali riportarono il crocifisso nella cappella del castello.
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