La Torre di Carlo V, sita presso la vecchia Marina di Girgenti, l'attuale Porto Empedocle, è stata edificata dalle rovine di una torre più antica e preesistente ed oggi si presenta con l’aspetto che assunse nel 1554, sotto il vice regno di Don Giuseppe Vega. La torre svolse da allora la funzione di presidio a difesa del caricatore più importante dell’isola, quello della "Marina di Girgenti".
Nel 1731 la fortezza venne armata con 19 cannoni, uno dei quali è ancora presente al suo interno.
Durante il dominio Borbonico essa fu adibita a prigione e, così come racconta il celebre scrittore empedoclino Andrea Camilleri, nel 1848 divenne teatro della cosiddetta "Strage Dimenticata" poiché 114 prigionieri ( e secondo altri studiosi il numero fu maggiore) vennero barbaramente uccisi per soffocamento gettandoli in una fossa comune. La causa di questa strage fu la tentata rivolta di alcuni dei familiari dei prigionieri ivi rinchiusi. Sui cadaveri venne poi gettata una colata di calce e alcuni di essi vennero poi seppelitti sulla spiaggia del Caos.
Oggi la torre presenta una sala cannoniera ed è divenuta un luogo di richiamo artistico in quanto si organizzano spesso delle mostre d'arte contemporanea. E' anche possibile visitare sul terrazzo un bunker relativo alla Seconda Guerra Mondiale.
Una meta ideale per scoprire un luogo imponente ricco di storia a tratti anche tragica: simbolo di una memoria locale spesso calpestata dall'incuria e dalla sciatteria delle istituzioni.
La Torre è aperta tutti i giorni, compresi i festivi, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle 20 ad ingresso gratuito.
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